Attività di
ricerca dell'Accademia della
Renna (AdR)
Già s’è refattu notte
de Salvatore Quascimutu
‘Gniùnu sta’ sojio a vanga’ la terra
‘gni tantu j’allùmena ‘na sfera ‘e sole:
e già s’è refattu notte.
Critica esplicativa AdR
Il breve componimento paratattico del Quascimutu cela la sua chiave di
lettura in quel già del titolo, ripetuto nell’ultimo verso.
Dalle accurate indagini svolte durante l’incontro “L’oralità lucolana,
dalle origini ai giorni nostri”, presieduta dallo storico A. Nale -che
qui ringraziamo nuovamente- è emerso uno dei modi di dire più diffusi
nella campagna rurale. Ci è stato, così, possibile interpretare il
breve componimento a partire proprio dal lucolano “Già s’è refattu
notte, jemosenne a reji”.
La fugacità del tempo e la caducità della vita, insieme alla
stanchezza, dovuta ad una giornata di duro lavoro nei campi, fanno da
cornice a questo splendido quadretto bucolico.
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