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Commemorazione di Padre Gabriele Giamberardini

     

 


L'intervento del Sindaco Luciano Giannone
 

Rivolgo a voi tutti concittadini ed alle Autorità presenti il saluto caloroso dell’Amministrazione Comunale di Lucoli.
La manifestazione, patrocinata dal Comune di Lucoli, è stata resa possibile grazie all’impegno dell’Associazione Musica e Cultura “Ji Briganti”, alla redazione di “Que Nova News”, all’intera Comunità delle Ville ed a tutti i cittadini e cittadine che hanno collaborato per l’odierno convegno sull'illustre concittadino Padre Gabriele Giamberardini.
A loro va tutta la nostra stima ed apprezzamento in quanto rappresentano per l’Amministrazione un punto di aggregazione indispensabile ed essenziale per quel salto di qualità socio culturale indispensabile per lo sviluppo di questo comprensorio.
Un grazie va sicuramente rivolto a Lorenzo Martinelli che, dal ritrovamento di una cartolina postale inviata alla sua famiglia, da Padre Gabriele, nel periodo vissuto nel Cairo, ha ideato questa manifestazione dandoci così la possibilità di scoprire un nostro illustre concittadino a noi purtroppo fino ad oggi poco noto.
Grazie a questa iniziativa ed agli interventi che seguiranno, avremmo modo di conoscerlo ed apprezzarlo adeguatamente.
Padre Gabriele Giamberardini si inserisce di diritto tra i figli migliori di questa terra che sono stati costretti a lasciarla, portando, tuttavia, con sé l’orgoglio lucolano e le solide basi morali e spirituali che ci hanno sempre contraddistinto.
Non spetta ovviamente a me parlare del teologo Padre Gabriele Giamberardini, dei suoi scritti, dei venti anni trascorsi in Egitto come redattore e direttore di centri studio e riviste, della sua consulenza ai Vescovi Copti nel Concilio Ecumenico Vaticano Il, delle sue numerose pubblicazioni, degli innumerevoli riconoscimenti accademici avuti in campo nazionale e soprattutto internazionale (Oxford, Edimburgo, Madrid, Santo Domingo). E’ mio preciso compito, però, come Sindaco, stimolare e rendere vivo il ricordo di chi in passato ha dato lustro alla nostra terra e da loro cogliere ed attualizzarne i messaggi e gli insegnamenti. Solo dallo studio, dall’esame, dalla ricostruzione della storia potrà derivare un futuro più prospero e sereno e una Società migliore per i nostri figli.
Non è possibile, ritengo, incamminarsi verso il positivo divenire socio-culturale di un paese senza rivolgere lo sguardo a quelle origini ed a quelle tradizioni che lo denotano e lo caratterizzano come tale. Tutti noi siamo consapevoli di quanto ancora siano vivi e presenti momenti del nostro passato soprattutto in quegli aspetti sociali, culturali ed operativi che hanno contribuito in maniera tangibile a costruire nel passato il nostro presente, la nostra realtà, una realtà a volte permeata di difficoltà, ma che è nostra e che siamo chiamati a conservare e potenziare.
Il nostro paese è ricco di risorse ambientali, architettoniche, di storia, ma è anche avaro ed esigente: le Agenzie socio-culturali e turistiche presenti a Lucoli conoscono bene tutte le difficoltà che vi si incontrano, difficoltà che spesso appaiono insormontabili, ma che, io credo, siano transitorie per chi voglia realmente adoperarsi per il proprio paese, soprattutto nel restituire significati più alti alla cultura ed alla storia lucolana, in particolare in quegli aspetti che lo distinguono e lo caratterizzano e che rappresentano la nostra identità.
L’Amministrazione crede in questo tipo di sviluppo tanto da aver previsto degli stanziamenti in bilancio con il preciso intendo di attivare iniziative con i soggetti pubblici e privati e in particolar modo con le associazioni del nostro Comune.
Abbiamo le potenzialità: tutti insieme mettiamole in atto!
Ed ora nel rendere il doveroso omaggio a Padre Gabriele Giamberardini non posso non ricordare Michele Palombo, Venanzio Lupacchini, Padre Aniceto Chiappini, Daniele Properzi, Pietro Marrelli, Francesco Di Gregorio. Ma Lucoli ha ancora molto da dire….. e ritengo di interpretare il pensiero di tutti nel riconoscere ed attribuire il giusto valore a personaggi come Aleandro Iapadre e Mons. Filippo Murri.
Infine, con umiltà e devozione rivolgo il mio pensiero alla Beata Cristina simbolo e orgoglio cristiano di noi tutti lucolani.
Vi ringrazio per l’attenzione.

Il Sindaco
Luciano Giannone
 


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