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Commemorazione di Padre Gabriele Giamberardini

     

 

Note sulla vita di Padre Gabriele Giamberardini
di R. Cirella
 

È con legittimo orgoglio e con grande rimpianto che oggi ricordiamo il nostro illustre concittadino, studioso acuto ed innovativo, famoso nel mondo e purtroppo non conosciuto adeguatamente da noi.

Emilio Giamberardini, figlio di Pietro e di Mariadomenica Vespasiani, nacque a S. Croce di Lucoli il 14 gennaio 1917. Dopo gli studi elementari, all’età di dodici anni, su consiglio del P. Aniceto Chiappini entrò nel collegio dei Frati Minori a Sulmona (la sua prima lettera indirizzata alla mamma è datata 8.10.1929). Qui iniziò i suoi studi ginnasiali che concluse nella cittadina di Penne.

 

I suoi studi classici proseguirono nei conventi di Capestrano e di S. Giuliano dell’Aquila. Studiò teologia a Roma nel Pontificio Ateneo Antoniano. Fu ordinato sacerdote il 13 luglio 1941, a Roma. La sua prima messa a S. Croce di Lucoli fu celebrata il 27 luglio 1941, come risulta dalla sua lettera scritta ai genitori da Grottaferrata.
Il 9 giugno 1944, con la tesi «De Verbo Incarnato secundum Hiliarium Pictaviensem», conseguì la laurea in teologia e fino alla sua scomparsa (14 marzo 1978) P. Gabriele dedicò la sua vita all’insegnamento e alla ricerca.
Negli anni dei suoi studi a Roma (1938-1944) visse la terribile e disastrosa realtà della seconda guerra mondiale. Per ritrovare se stesso, tutte le volte che gli era possibile, si recava al Santuario di S. Maria dell’Oriente in Tagliacozzo, luogo a Lui sempre molto caro. Si adoperò in ogni modo per quel santuario e per l’annesso convento, fondandovi anche una biblioteca e un museo orientale.
Gli anni della sua maturità e del pieno vigore fisico e intellettuale li visse in Egitto, dove si recò il 16 dicembre 1949, rimanendovi fino al 1969. In questi anni, senza trascurare di visitare e conoscere il suo nuovo paese, fu insegnante nel seminario orientale S. Cirillo di Al-Gizah, prefetto degli studi nella Missione dell’Alto Egitto, direttore del Centro di Studi Cristiani nel Cairo, promotore di giustizia nel tribunale ecclesiastico di Alessandria, direttore del periodico «La Voce del Nilo».
Nel 1957 fu nominato membro del «Synodus Coptorum» nel Cairo per la sezione dommatica; fu redattore della rivista annuale «Collectanea»; venne scelto come consulente del Vescovi copti nel Concilio Ecumenico Vaticano II.
Per apprezzare ulteriormente il nostro personaggio non possiamo fare a meno di ricordare quanto fece e quali altre cariche rivestì dopo il suo ritorno a Roma (11 ottobre 1969). Iniziò subito il suo insegnamento di patristica orientale all’Antonianum. Il 28 marzo 1972 fu nominato professore straordinario ed il 19 febbraio 1975 professore ordinario.
Fu membro di istituzioni culturali di varie nazioni (Nord- America, Canada, Spagna ecc.). Svolse, poi, un’ampia attività come scrittore, pubblicando numerosi volumi e articoli; partecipò, inoltre, a molti congressi come relatore sia in Italia che all’estero (Oxford, Edimburgo, Madrid, Santo Domingo).
La morte lo colse all’improvviso al suo tavolo di lavoro, nella notte del 14 marzo 1978, mentre tracciava su un foglio, con la sua mano stanca, una croce ansata, segno della vita.

In proposito è doveroso citare le seguenti pubblicazioni:

  • In memoriam - L'Aquila 1978, pubblicato dai Frati Minori della provincia religiosa "S. Bernardino da Siena";
  • Teologia copta e tesi scotiste - di P. Raimondo Corona, allievo di P. Gabriele;
  • P. Gabriele Giamberardini O.F.M. (1917-1978)
  • Un Francescano aquilano in Egitto di Bernardina Di Giampietro.

Caro P. Gabriele, nel presentare la tua vita vissuta con tanta modestia e umiltà ma intensa e piena di grandi risultati, noi possiamo soltanto dirti un semplice e cordiale «Grazie!».

 


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